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La visione e la dedizione di Guido Lucchese

In un settore in rapida evoluzione come quello immobiliare, incontriamo Guido Lucchese di atHOUSE, per scoprire le sue esperienze, sfide e visioni nel campo immobiliare.

Potrebbe condividere con noi la sua esperienza e il percorso che l’ha portato a diventare un agente immobiliare in atHOUSE?

Il mio ingresso nell’immobiliare è stato un incrocio fortuito di opportunità. Inizialmente, ero immerso in un progetto di ingegneria, ma la vita per me aveva altri piani. Un incontro casuale con un imprenditore mi ha aperto le porte dell’immobiliare. Ho iniziato in segreteria, ma ben presto ho scoperto una vera passione per il lato commerciale. La collaborazione con Andrea Troiano, una figura chiave nella mia carriera, ha iniziato nel 2008. Dopo una breve pausa, ho deciso di unirmi a atHOUSE, attratto dalla sua visione innovativa e dal dinamismo che permea l’agenzia.

Come si svolge una giornata tipica nel suo ruolo di agente immobiliare in atHOUSE?

La mia giornata è una mix di attività. Comincia con la preparazione degli appuntamenti e lo studio approfondito degli immobili. Ogni incontro con un cliente è un’opportunità per creare connessioni significative, offrendo soluzioni personalizzate. Dedico tempo a comprendere non solo le esigenze espresse, ma anche quelle non dette, il che mi permette di guidare i clienti verso scelte consapevoli.

Qual è il suo approccio nel trattare con i clienti e come personalizza il servizio in base alle loro esigenze?

Il mio approccio si basa su un profondo ascolto e una comunicazione efficace. Cerco di stabilire una connessione immediata, ponendo domande mirate che mi aiutano a inquadrare il cliente e le sue reali necessità. Questo approccio mi permette di offrire soluzioni che spesso vanno oltre le aspettative iniziali del cliente, conducendoli a scelte immobiliari che realmente rispecchiano i loro desideri e le loro esigenze di vita.

Quali sono le sfide e le opportunità che incontra nel mercato immobiliare attuale?

Il mercato immobiliare è attualmente in una fase di transizione. Dopo l’euforia post-lockdown, assistiamo ora a una maggiore razionalità nelle decisioni di acquisto. A Trieste, in particolare, la trasformazione da città prevalentemente terziaria a destinazione turistica ha aperto nuove strade. Gli investitori sono sempre più attratti da immobili con vocazione turistica o da appartamenti centrali destinati alla locazione. Questi cambiamenti richiedono un’attenzione costante e la capacità di adattarsi rapidamente.

Potrebbe condividere un’esperienza particolarmente memorabile o gratificante che ha avuto lavorando con un cliente?

Un’esperienza che ricordo con particolare affetto è stata la vendita di un immobile in un borgo remoto in Carnia. Era un contesto difficile, un paese quasi abbandonato, ma sono riuscito a trovare un acquirente. Questa vendita ha stimolato l’interesse di altri proprietari nella zona, dimostrando che con fiducia e determinazione possiamo superare anche le sfide più insidiose.

Come immagina il futuro di atHOUSE e quali sono i suoi obiettivi personali all’interno dell’azienda?

atHOUSE è una realtà in costante crescita. Dal mio primo giorno, ho percepito l’entusiasmo e la visione ampia di Andrea Troiano. La mia aspirazione è di contribuire a rendere atHOUSE un punto di riferimento nel mercato immobiliare di Trieste. Personalmente, mi impegno a mantenere un’elevata qualità di consulenza e a portare il mio contributo per il successo continuo dell’agenzia.

La carriera di Guido Lucchese in atHOUSE è un esempio di passione e dedizione nel settore immobiliare. La sua visione e il suo approccio al lavoro riflettono l’impegno di atHOUSE nel fornire servizi di alta qualità ai suoi clienti.